RITA MOUSSALLEM A MESTRE NEL DECENNALE DALLA MORTE DI CHIARA LUBICH: …. il dialogo è un rischio?

L’appuntamento di ieri sera, al Laurentianum di Mestre (VE), si inserisce nell’ambito delle numerose iniziative messe in atto in seno a tante altre comunità del Movimento dei Focolari sparse nel mondo per commemorare il decimo anniversario della scomparsa della sua fondatrice: Chiara Lubich, si è voluto offrire il tema del dialogo fra le culture e le altre religioni.

Ci ha aiutato ad entrare nel vivo del tema un’ospite speciale, si tratta di Rita Moussallem che è la co-direttrice del Centro Internazionale per il Dialogo Interreligioso del Movimento dei Focolari.

E’ di origine libanese, ora lavora a Roma presso il Centro mondiale del Movimento, ma ha vissuto anche in Iraq nel periodo della guerra.
Rita ha tratteggiato dapprima la figura di Chiara come donna del dialogo e poi ci ha reso partecipi della sua personale esperienza di dialogo sulla scia di quella di Chiara.

Perché abbiamo scelto di parlare di dialogo?

Perché di fronte alla trasformazione della nostra società in comunità sempre più multiculturali e multi-religiose c’è bisogno di capire quali strategie possono aiutarci a gestire questo fenomeno, rimanendo fedeli alla nostra identità culturale e religiosa, ma al contempo sempre aperti all’accoglienza e alla solidarietà.

Il Movimento dei Focolari grazie alla sua diffusione su scala mondiale è impegnato da diverso tempo a promuovere il dialogo tra culture e religioni diverse, per costruire la fraternità e la pace nel mondo.

Pertanto esso può offrire una lunga esperienza, che iniziata da Chiara si è andata poi consolidando negli anni con il contributo di tanti altri membri che, grazie alla loro fedeltà al carisma dell’unità, hanno continuato a tessere rapporti di fraterna collaborazione con leader e membri di vasti movimenti, come i buddisti in Giappone, i musulmani negli Stati Uniti e quelli di ispirazione gandhiana del sud India. Ma non solo, numerose sono anche le esperienze nei nostri territori, in Europa, in Italia ed anche qui in Veneto.

Alcune eco dei partecipanti:

….. una sala molto attenta dall’inizio alla fine tanto che le sembrava di parlare ad un’unica persona

… l’intervento di Rita mi ha dato spunti di riflessione, cui non avevo mai pensato: la tematica della paura collegata al sacrificio e al rischio che l’amore richiede… Davvero interessante!

…. è stata una bellissima occasione per aprire gli occhi sul mondo del dialogo, che, come ci ha detto la relatrice, è basato prima di tutto sull’amare l’altro. E’ stato bello in particolare risentire tutta la forza e la semplicità del messaggio del Vangelo come ce lo ha portato Chiara con il suo Carisma: abbiamo percepito che veramente amando si può arrivare dappertutto, far accadere cose che sembrano impossibili.

…. un pomeriggio che è “volato” da quanto è stato interessante e di grande apertura all’altro con la semplicità del Vangelo vissuto nel Carisma dell’Unità con fedeltà e perseveranza.

…. un incontro davvero speciale e commovente ricordare Chiara e il suo dialogare… (molto significativa la domanda della sig.ra che alla fine chiedeva come e cosa dicesse Chiara, con che argomenti riusciva a colloquiare con tanti “capi”…) e poi i racconti di vita di Rita personali e delle comunità dei focolari lì … sull’invasione dell’Isis in Libano, sulla guerra in Siria… su quel medico amico che ha salvato più persone anche se erano i “nemici” che avevano ucciso i suoi… ma l’incontro con Gesù aveva fatto cambiare la sua vita e i comportamenti… commovente davvero anche quando furono i musulmani a piangere per i cristiani trucidati…

Mi sono proprio commossa ed ho sentito che Rita aveva “preso” la sala! ……. Quando sono andata a ringraziarla, anche lei mi ha confermato di aver sentito una sala molto attenta …. e aggiungeva di aver detto tante cose non programmate, per questo!