CENA SOLIDALE PER IL PROGETTO “SEMI DI SPERANZA” A GITENGA IN BURUNDI

Sabato 15 febbraio presso la sala Parrocchiale S. Marco Evangelista a Mira in prov. di Venezia si è svolta la settima edizione della CENA SOLIDALE PER IL BURUNDI.
L’iniziativa, promossa dal Movimento dei Focolari, partecipa al Progetto Semi di speranza a Gitega in Burundi ed è volta ad assicurare un contributo in denaro per il sostentamento di un gruppo di bambini orfani di guerra, di cui si prende cura, da tempo in condizioni non facili, un sacerdote della zona: Padre Leopold.

I soldi in questi anni hanno dato la possibilità di procurare cibo, vestiario e cure mediche, nonché di acquistare una mucca da latte. Quest’anno si pensava, accanto alle esigenze di prima necessità, di poter destinare una quota anche all’acquisto di giocattoli, affinché a questi piccoli venga sempre più garantita la possibilità di crescere come tutti gli altri bambini più fortunati di loro.

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La cena, resa possibile grazie anche alla commovente disponibilità di un gruppo di signore della parrocchia che ogni anno amano mettere al servizio di questa nobile causa il loro talento culinario, ha portato in tavola le specialità della cucina veneta e ha visto sedere insieme più di cento persone di ogni età (anziani adulti giovani e bambini), nonché di diverse culture e religioni.

Oltre al buon cibo non è mancato il divertimento quando è stata lanciata la lotteria a premi, generosamente donati da tanti, anche essa finalizzata ad aumentare i fondi raccolti.
Toccante è stato il momento in cui i presenti sono stati aggiornati sulle condizioni attuali dell’orfanotrofio e quello in cui ci si è collegati in diretta via telefono con il sacerdote responsabile dell’orfanotrofio che, grazie alla traduzione di un amico burundese Cassien, ha inviato a tutti accorati ringraziamenti e benedizioni.

Insomma una bella esperienza di fratellanza e…… siccome “l’appetito vien mangiando” la compagnia si è data appuntamento già per febbraio prossimo, fermo restando che ogni occasione sarà buona durante l’anno per continuare ad esercitarsi in gesti fratellanza universale.
Beatrice Romano