LA FORZA DELLA COMUNITA’ – Condivisione nella calamità

Il primo settembre il cielo inaspettatamente diventa sempre più tenebroso e all’improvviso una bomba d’acqua si scarica nell’est veronese. Strade che in poco tempo si trasformano in fiumi impetuosi trascinando detriti, fango.

Una famiglia assiste, impotente, al riempirsi in poco tempo garage e interrato della propria abitazione fino ad arrivare al piano terra.

 

Arrivano i vigili del fuoco e la protezione civile che, passato l’uragano,  iniziano allo svuotamento dei locali allagati.

Le persone della comunità del posto, allertate da un tam tam telefonico, accorrono anch’esse a dare una mano per cercare di sistemare alla meglio quante più cose possibile.

Una gara di solidarietà, di condivisione e di amicizia che commuove la famiglia colpita che con questa lettera ha ringraziato tutti quanti le sono stati vicini concretamente e con la preghiera.

 

Carissime L., A. e tutti della comunità,

forse avete già saputo dell’esondazione causata dalla bomba d’acqua di sabato scorso che ha colpito la nostra casa in maniera importante.

Nel giro di 15 minuti erano completamente allagati garage, cantina, taverna e tutto il piano interrato fino al livello del primo piano dove, ringraziando il cielo, l’acqua si è fermata.

E’ difficile dire lo sgomento, lo stato d’animo che si prova quando si vede il livello dell’acqua salire: vigili del fuoco in canoa, impotenza assoluta e dover partire per una notte fuori casa (da mia cognata) perchè senza luce, acqua, gas e con il pericolo che l’acqua aumentasse. Però in tutto questo non abbiamo mai spesso di credere al Suo amore, anche quando il giorno dopo ci siamo resi conto che tutto, tutto era da buttare (eccetto un tavolo e un fornello) e le tre automobili praticamente da demolire.

Abbiamo sentito la vicinanza e l’affetto e l’aiuto concreto di tanti che, sapendo, ci hanno aiutato e sostenuto con la preghiera e con il cuore.

Ora perizie, verifiche, preventivi e si va avanti con fiducia vedendo anche tra le difficoltà sempre dei segni di amore concreto. Un amico del gruppo podistico Mondo Unito ci ha prontamente messo a disposizione un’auto, altre famiglie ci hanno aiutato a sbrigare, lavare, riordinare tra confusione e fango, ma sempre sorridenti e con tanto amore.

Cosa possiamo dire? Abbiamo riscoperto il valore della famiglia naturale perchè con i nostri figli, genero, fidanzate ci siamo voluti tanto, tanto bene, della nostra straordinaria famiglia soprannaturale, dei tanti amici a largo raggio che ci hanno aiutato concretamente: eravamo fra tutti proprio una famiglia grande che condivideva.

Grazie Chiara di averci legati e di averci donato lo sguardo che vede al di là di tutto un grande arcobaleno, come splendeva la sera dell’alluvione, come a dirci che ce la faremo!

V.,S.