Progetto accoglienza giovani africani richiedenti asilo in Italia

Da tempo con alcune persone del territorio di S. Lucia, periferia a sud-ovest di Verona, abbiamo avvertito il bisogno di attivarci per rispondere alla domanda di aiuto dei tanti fratelli che sbarcano sulle coste siciliane dopo un sofferto e travagliato viaggio in cerca di un rifugio in cui  rendere possibile la  propria vita.

Dopo un lungo percorso di preparazione, il 18 aprile appena trascorso primo appuntamento con 4 giovani africani richiedenti asilo (seguiti dalla Caritas Diocesana veronese “il Samaritano”) nell’appartamento della Parrocchia di S. Lucia (VR)  preparato ad accoglierli, ospitarli e seguirli.

Davvero una gioiosa festa questo primo incontro, atteso da noi tutti che abbiamo lavorato per prepararlo, e ancor più dai nuovi amici africani che hanno visto il loro sogno realizzarsi. Impossibile descrivere la gioia che esprimevano i loro volti, stupiti di poter abitare in una casa vera e bella, di trovare degli amici nuovi disponibili ad aiutarli e condividere i passi di una nuova tappa del loro percorso di vita.

Un progetto questo che parte da  lontano: il Parroco di S. Lucia, già dall’anno scorso, aveva reso disponibile l’utilizzo di un appartamento di proprietà della Parrocchia, che aveva però bisogno di importanti lavori di ristrutturazione per renderlo idoneo ad ospitare persone. Si trattava di dover rifare pavimenti, porte, finestre, allacciamenti per alimentazione elettrica e manutenzioni varie….. un grande  lavoro da compiere e un grande bisogno di reperire risorse umane ed economiche per risolvere i tanti problemi.

Fin da subito con un gruppo di persone fortemente motivate abbiamo tuttavia creduto che, con il contributo di tutti, il progetto era realizzabile, perché voluto dal Cielo e anche dalla “terra”. Ne è seguita una splendida mobilitazione di alcuni del gruppo che, lavorando sodo e superando numerosi ostacoli, hanno ricostruito con efficacia e competenza un bellissimo appartamento. Anche le risorse economiche necessarie sono arrivate con il coinvolgimento di tutta la comunità locale.


Ultimati i lavori di restauro, sono iniziati i lavori di reperimento arredo. Incredibile la mobilitazione delle persone del Quartiere che, in breve tempo, hanno fornito tutto il necessario: cucina completa con elettrodomestici, pentole, piatti….. salotto, mobili per le stanze da letto con materassi, lenzuola, coperte. Insomma, tutto!

Ritrovandoci ora,  per coordinare i lavori con il gruppo organizzatore e mantenendoci in contatto tramite WhatsApp, la gioia e l’entusiasmo crescono costantemente e suscitano idee sempre nuove ( il gruppo è formato da giovani, adulti e nonni, appartenenti a gruppi, associazioni e attività diverse della Parrocchia e del territorio) .

Nel prossimo mese di maggio abbiamo programmato una vendita di articoli artigianali dell’aziendina “Mondo unito” del Movimento dei Focolari il cui ricavato sarà destinato a sostenere le spese che comporterà il mantenimento del progetto. E’ previsto anche, un incontro aperto alla cittadinanza locale, con la presenza dei leader musulmani presenti nel territorio, per offrire la testimonianza concreta di amicizia e fraternità che da tempo è vissuta tra membri delle diverse religioni e culture a Verona ( due dei ragazzi sono di religione musulmana).

Dopo il primo momento di accoglienza, rimanendo sempre in contatto con  gli operatori della Caritas Diocesana che seguiranno tutto l’iter burocratico legislativo per il riconoscimento della richiesta di asilo inoltrata alla Questura, a noi il compito di seguire passo passo il loro inserimento nel territorio locale, di rispondere alle loro necessità, di costruire e incrementare rapporti di reciprocità e offrire alla cittadinanza un’occasione per realizzare un’esperienza concreta di fraternità e di accoglienza del “diverso”.

Siamo alle prime “battute”. A turno ci impegniamo affinché in ogni giorno della settimana qualcuno di noi si renda disponibile ad aiutarli nel disbrigo delle cose da fare quotidianamente: spesa al supermercato, pulizia della casa, utilizzo degli elettrodomestici, ecc.

Tutto Ok? Certamente sì! Bé, ci vorrà un po di tempo….. infatti, dopo aver spiegato quasi “tutto”, Vezio, dopo una visitina  riferisce: “Oggi sono stato da loro e ho portato la bici per Kebbeh; ho trovato l’appartamento caldissimo (termosifone acceso con 25 gradi) e loro in canottiera! Qualche finestra aperta. Nel congelatore del frigo hanno sistemato mele e arance, le uova però fuori dal frigo…. hanno anche provato a usare la lavatrice, ma hanno aperto l’oblò con l’acqua ancora dentro…..ho cercato di dare loro una “dritta” e ne sono stati contenti, erano felicissimi!”

Tutti contenti? Ebbene si! La gara  per fornire gli  aiuti necessari si fa sempre più vivace e concreta: dalla disponibilità a dare lezioni per chi sta frequentando scuola per ottenere licenza media, al reperimento di molte cose…… Prevalente su tutto è comunque il desiderio di condivisione reciproca per diventare presto tutti amici.

 

 

 

 

 

Valentina e Vezio