PAROLA DI VITA FEBBRAIO – “Cerca e persegui la pace” (Sal 34,15)

Ancora due esperienze raccolte sul Vangelo vissuto

“Un mio inquilino ha pretese ingiustificate di risarcimento per un danno al negozio, di mia proprietà, che gestisce, danno non procurato da me. Mi pare che la situazione non si possa risolvere amichevolmente e perciò lo avviso, gentilmente, che verrà contattato dal mio avvocato per risolvere tutto in modo giusto! Si interrompe la relazione. Lascio passare qualche giorno poi lo vado a trovare. Gli spiego di nuovo, con gentilezza anche stavolta, la mia posizione. Ascolta. Si dice offeso per il ricorso all’avvocato. Mi confessa che il negozio rende poco e che vorrebbe una riduzione di affitto per poter andare avanti. Capisco così che la richiesta ingiustificata di risarcimento mascherava questa sua necessità, per poter continuare a lavorare. Gli dò la mano dicendogli: «Allora ricominciamo!». «D’accordo» mi risponde sorridendo. E solo dopo esserci riconciliati gli prometto la riduzione d’affitto richiestami, perché ciò che conta è la pace, e dopo, solo dopo, su di essa si possono fare i trattati!

“Un parente mi ha tolto il saluto, mi evita quando mi incontra, cambia strada. Da anni. Più volte ho chiesto il perché, sia a lui che agli altri parenti, ma non sono arrivato a conoscere i motivi di questa frattura. Ora è ammalato piuttosto seriamente. Gli ho telefonato, come se non ci fosse separazione fra noi. L’ho sentito sorpreso, dapprima, poi sempre più felice, cosicché alla fine mi ha ringraziato e mi ha detto che era contento della mia telefonata. Anch’io lo sono perché  ho recuperato il fondamento  della pace: l’amore … non le spiegazioni”.