RALLEGRATEVI CON QUELLI CHE SONO NELLA GIOIA; PIANGETE CON QUELLI CHE PIANGONO

Nel mio ufficio, circa un mese fa, con grande dispiacere di tutti, si è dimesso un collega, per tornare verso casa ( lui è pugliese). E’ sempre stato un personaggio molto socievole e pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno. Abbiamo visto la sua gioia nel potersi riavvicinare alla famiglia ed alla sua ragazza; infatti erano ormai sei anni che tra New York e Verona era via per lavoro. Seppur con dispiacere abbiamo condiviso con lui la soddisfazione del cambio di lavoro ed il ritorno a quelle origini cui è molto legato. Nel frattempo è arrivato il suo sostituto, ed anche con lui è stato immediato e spontaneo accoglierlo nel migliore dei modi, provare a farlo sentire subito a casa, anche condividendo la gioia per questa nuova opportunità di lavoro.

Nel frattempo ci è arrivata notizia che stavamo per perdere un altro collega, ma stavolta non si trattava di una scelta personale ma Aziendale. Infatti il suo contratto stava per finire e la direzione ha deciso di non rinnovarlo. Stiamo parlando di una persona di oltre 50 anni con una Famiglia alle spalle … Ci siamo sentiti coinvolti un po’ tutti in quella situazione opposta a quella precedente. Era il mio vicino di scrivania. Fino all’ultimo ho cercato di stargli vicino, fargli sentire che non è da solo a portare questo fardello così difficile da capire ed accettare. Un delle cose che mi è venuta da suggerire subito, è stata quella di parlare con sua moglie e di condividere con lei qualunque scelta o azione da mettere in atto. Sono in azienda da tanti anni, e mi sono permesso quindi di suggerirgli il modo migliore per vivere questa nuova situazione da cristiano: seppur nella dignità ferita e nel vuoto per il domani, dirgli di donare a tutti un sorriso.