Italia e guardia costiera libica, la Camera conferma l’accordo

Larghissima maggioranza politica a favore del rifinanziamento della guardia costiera libica. Inutili gli appelli di una vasta rete di associazioni. Emersa, nel dibattito parlamentare, la disponibilità ad un confronto aperto sulla strategia di contenimento delle migrazioni fuori dai confini dell’Unione europea.

 
Italia – Libia. Come previsto la Camera ha approvato, nella seduta pomeridiana del 15 luglio 2021, con una larghissima maggioranza, l’autorizzazione delle missioni militari all’estero, nonostante il dissenso interno al centrosinistra sul rifinanziamento della guardia costiera libica e la pressione di numerose associazioni della società civile che contestano il Memorandum siglato da Gentiloni e al Sarraj nel 2017.

Contrariamente ad altri temi divisivi, come ad esempio il Ddl Zan, non si registra una spaccatura tale da mettere in difficoltà la maggioranza governativa che, in questo caso, ha registrato, anche il sostegno dell’unico partito di opposizione, Fratelli d’Italia.

La “scheda 48”, relativa alla questione libica, rappresenta, in realtà, solo un dettaglio di un importante impegno complessivo …

[…]Secondo Piero Fassino, deputato del Pd ed esperto del Centro studi internazionali, la questione della disumanità della guardia costiera libica deve far aprire gli occhi sulla questione più ampia: «il problema vero è che dobbiamo fare i conti e chiederci se è stata ed è efficace una gestione dei flussi migratori fondata sul contenimento dei migranti ai confini esterni dell’Unione. Io penso che questa strategia si sta dimostrando del tutto inefficace».Fassino invita perciò ad affrontare «un,a discussione in questo Parlamento su quale strategia porre in essere per gestire i flussi migratori che vada al di là semplicemente di un contenimento alle frontiere esterne dei migranti.

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