“ECHI DI FRATERNITA’ DALLE DOLOMITI”

Doveva iniziare sotto la luna piena il Nevefest a Villa Gregoriana di Palus San Marco 2018, invece gli intrepidi arrivati venerdì sera si sono trovati sotto una bella nevicata, ma non hanno rinunciato alla passeggiata prevista iniziando da subito a vivere in spirito di fraternità  davanti al buio e all’imprevisto.

Fra le tante novità di quest’anno il Nevefest aveva anche quella di essere più lungo rispetto agli anni precedenti.

Quindi di regalare più tempo sia per sciate, passeggiate, slittate e ciaspolate ma anche più tempo per vivere dei momenti insieme oltre il divertimento.

Fra i moltissimi punti positivi che ne sono sorti uno spiccava fra tutti, grazie alla presenza di molte famiglie giovani, il posto si è riempito di “tanti bambini, belli, liberi, vivaci, felici, bambini fortunati che con questa esperienza hanno messo mattoni forti, sicuri per il loro e il nostro futuro” , ci scrive Giovanna D.M., grata dell’esperienza appena vissuta.

Non è mancata come per gli anni precedenti la presenza discreta, ma importante di famiglie e giovani mussulmani, ad arricchire l’atmosfera di fraternità.

Nel pomeriggio di sabato, mentre i bambini vivevano un loro programma specifico ricco di giochi, balli e momenti interessanti, per gli adulti si è vissuto il momento culminate e più emozionante.

Il professor Inaki Guerrero Ostolaza, (prof. Di psicologia all’università di Bilbao, in Spagna) oltre ad averci deliziato con la sua presenza durante tutto il Nevefest, ha proposto un dialogo sull’autostima, molto apprezzato, ascoltato ed applaudito da tutti.

Il tutto alla presenza del Vescovo di Belluno – Feltre Renato Marangoni, che giunto a sorpresa, ha ascoltato con molta attenzione il prof Inaki e ha concluso il pomeriggio con un intervento che ci invitava all’accoglienza e alla fraternità, perché finche non si accoglie l’altro come fratello si è sempre straniero l’uno all’altro (collegandosi al passo del Vangelo “…ero straniero e mi avete accolto).

Il culmine della giornata con la recita “insieme” di una preghiera per la Pace: il Padre Nostro e, l’Imam mussulmano, Hassan che ha recitato per tutti un verso del Corano.

L’emozione in sala a quel punto era davvero tanta e molti erano gli occhi lucidi di felicità e commozione.

A questo punto non poteva mancare il sole che splendente come non mail ha deliziato l’ultimo giorno di festa, una festa che non ha fine nei cuori di chi l’ha vissuta, che ha lasciato tanta gratitudine, serenità e speranza.