DIVERSI PER CONOSCERSI IN UN DIALOGO DI AMORE

C’è una stradina nascosta dagli alberi andando verso Belluno, non si nota proprio se non si sa dove è.

Un angolino di mondo, sulla destra del Piave dove un tempo si preparavano i giovani a far la guerra. Oggi sembra un angolo incolto e abbandonato ed era l’impressione che dava domenica 28 ottobre 2017 a chi ha risposto all’invito di passare una giornata di dialogo con importanti autorità  sul tema “Diversi per conoscersi”.

Ma appena si entrava in sala si poteva assaporare il calore e immaginare il lavoro che era stato fatto, un luogo di armi trasformato in luogo di dialogo, e cresceva da subito la commozione.

Uno sguardo veloce a tutta la sala e si vede una ricchezza e varietà  di culture e di storie, di religioni.

Oggi c’è voglia di conoscersi e di stare in una grande famiglia, questa è l’aria che si respira.

Anche sul palco si nota armonia, di colori grazie ai quadri di un artista di origini italiane che trasforma la calligrafia islamica in quadri e anche sui volti dei relatori che pur essendo cosi diversi esprimono guardandoli la loro gioia di stare li insieme.

Il convegno inizia in modo formale, i ringraziamenti del Sindaco di Belluno Jacopo Massaro per quanto è stato fatto per la sala da assessori e associazioni, la presentazione dei relatori e il saluto del vescovo di Belluno-Feltre, Renato Marangoni, che ci fa entrare nel clima della giornata ricordandoci il cammino che questa comunità  già  da qualche anno sta percorrendo questo dialogo di amore reciproco, amore che ci libera da timori, amore rivolto verso l’altro.

i relatori:
-Dott. Idriss Al Fassina Al Fihri , Vice preside della prestigiosa “Università Al Qarawiyyin” di Fes Marocco.
-Don Valentino Cottini presidente pontificio Istituto PISAI.
-Dott. Mohamed Tlabi presidente Forum internazionale Islam ” Della via di mezzo ”
-Dott. Roberto Catalanoco-responsabile  de Centro intenazionale per il Dilaogo interreligioso del movimento dei focolari, professore presso l’Istituto Universitario di Sophia.

Sottolineando l’importanza dell’apertura verso l’altro, del dialogo per conoscerci e rispettarci, dell’amore al prossimo centro focale delle relazioni umane.

Centralità  alla figura umana e attenzione a vivere in armonia e nel rispetto della nostra casa comune, valorizzare le diversità  alle attuali e future generazioni e promuovere i valori del pluralismo religioso.

Il programma si ferma per qualche minuto che ci permette di assaporare un delizioso thè  caldo gentilmente offerto dai nostri amici mussulmani e al rientro si ascoltano con attenzione le esperienze di vita di missione di don Augusto Antoniol, un esperienze di integrazione volute dal vicesindaco di Lendinara Federico Amal, un breve video del cammino di dialogo dell’esperienza bellunese, e la presentazione dei quadri di Shamira Minozzi.

Il pomeriggio vola ci sarebbero ancora così tante cose da dire e da dirsi, ma qualcosa possiamo ancora raccontarcela mentre stiamo a cena! In men che non si dica la sala da convegni si trasforma in sala per la cena, tavole preparate, cous cous, minestra di fagioli e kebab sono pronti, non mancano i dolci ovviamente.

Si, il dialogo della vita è continuato e continua, tra i presenti molte manifestazioni di gratitudine per il pomeriggio “paradisiaco” e per il gran lavoro preparatorio.

Si guarda con occhi nuovi i fratelli mussulmani, c’è gioia di vedere la realtà  viva della famiglia, un gran desiderio di andare avanti con questo dialogo, di fare festa tra fratelli di un unico Padre in un clima di armonia e vita di comunità , l’impressione di vivere un miracolo di amore.