VACANZE INSIEME: ACCOGLIENZA, AMICIZIA, CONDIVISIONE
Dal 7 al 14 agosto 25 famiglie – 64 persone dai 5 agli 80 anni – hanno trascorso giorni sereni a Calalzo di Cadore.
Non è la prima volta che questo ridente paese, 806 m di altitudine,
sulla sponda sinistra del Lago di Centro Cadore e circondato da alcune imponenti vette dolomitiche, come il gruppo montuoso delle Marmarole e il Monte Antelao, ospita questa iniziativa. Posto ideale per escursioni in montagna e per visitare i luoghi teatro della prima guerra mondiale.
Per facilitare la partecipazione di tutti, giornalmente si organizzavano 2/3 gite differenti pensando a famiglie con figli piccoli, ma anche giri in bike e altre escursioni più impegnative. Per conoscere un po’ di più la cultura del posto, si è organizzata una serata ladina con cena in costume, con l’aiuto dalla proprietaria dell’hotel.
“Abbiamo 3 figli” ci dicono Francesco e Betty “il più grande Samuele di 13 anni che poteva liberamente andare a scalare le montagne accompagnato da gli altri giovani e famiglie… Avendo la seconda figlia in carrozzina con bisogni particolari e un altro figlio di 5anni e mezzo non potevamo accompagnarlo, ma lui poteva andare tranquillo con altre persone perché eravamo in famiglia. Per spingere la carrozzina ci si dava il cambio e anche per giocare con il più piccolo ,tanto che alla fine della vacanza Elia ci ha detto che si è fatto 7 nuovi amici. Ma non è mancata la provvidenza” continua Francesco “abbiamo ricevuto una borsa di vestiti più un casco da bici che era troppo piccolo per i nostri figli. All’ora abbiamo pensato di regalarlo ad un’altra famiglia. In cambio abbiamo ricevuto 2 caschi per Elia e Samuele.”
“Una vacanza caratterizzata dalla semplicità e libertà nella diversità che ci ha fatto crescere nella conoscenza, amicizia e unità tra famiglie” ci raccontano Paolo e Marina “con alcuni è stato possibile andare più in profondità, conoscendo pregi e difetti, condividendo luci e ombre, diversità culturali o professionali, sospensioni o speranze, prendendosi cura a vicenda con grande apertura e concretezza.” Marina si sofferma sull’esperienza dei ragazzi: “i ragazzi, alloggiati autonomamente in una dependance, hanno fatto la stessa esperienza di crescita nel rapporto tra loro e con gli adulti. L’amore reciproco che ha caratterizzato la vacanza conferma l’importanza del “villaggio” che educa.
“Sono arrivata a Calalzo quasi per caso” questa l’esperienza di Annalisa “invitata da una mia amica: mi sono sentita subito in una grande famiglia. Dopo pochi giorni, già ci conoscevamo tutti. Ho trascorso dei giorni sereni che mi hanno dato gioia ed entusiasmo per andare avanti”

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