Margaret Karram: per i Focolari le priorità sono le relazioni umane e la reciprocità
Per la presidente del Movimento dei Focolari in questo mondo in conflitto bisogna contrastare individualismo e isolamento
Da Città Nuova online – Sara Fornaro
Non è solo una raccolta di dati, ma si propone come un racconto vivo. Il bilancio di comunione del Movimento dei Focolari non misura solo i numeri, ma “guarda al cambiamento generato nelle persone e nei contesti”, come si legge nel documento presentato il 6 novembre a Roma. È “un invito a lasciarsi coinvolgere, a camminare insieme, perché la fraternità si traduca in opere che trasformano la realtà”. Camminare insieme per “saziare la fame materiale, spirituale, educativa, vestire di dignità con un lavoro, con l’istruzione, istruire con la parola, con l’esempio, consigliare…”.
È un bilancio frutto della vita di un Movimento fondato nel 1943 da Chiara Lubich e oggi diffuso in 150 Paesi, con 1.700 comunità e focolari, guidato dalla presidente Margaret Karram e dal copresidente Jesus Moran. Tra le sue pagine si vedono volti e colori di famiglie, bambini, giovani, detenuti, senzatetto, vittime di dipendenze, rifugiati, perseguitati, persone che soffrono per l’instabilità politica, climatica, sociale. Sono loro – si legge nel testo – i protagonisti di questo viaggio, insieme a chi ha fatto suo il sogno di un mondo diverso: il sogno di un Dio-uomo morto in croce duemila anni fa affinché “tutti siano uno”.
Presidente Karram perché fare un bilancio di comunione?
Per me è molto importante, soprattutto in questi ultimi anni di cammino sinodale. Io ho partecipato come invitata speciale al Sinodo e ho assistito a tutta l’elaborazione del documento finale. Una delle cose che mi aveva colpito tantissimo, di cui abbiamo discusso tanto anche nei circoli minori, era la trasparenza, la rendicontazione. E per me è molto importante che il Movimento sia arrivato a poterle fare. Questa è la terza edizione: i primi bilanci di comunione erano un po’ più generali, anche rispetto agli obiettivi del Movimento, ma erano stati comunque un tentativo di vivere la rendicontazione e la trasparenza. leggi tutto

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