Terra Santa. Nuovi progetti con Caritas Italiana
Sostegno al lavoro, aiuti alla parrocchia di Gaza, promozione del dialogo
La “barbarie della guerra” in Medio Oriente non cessa e le cronache quotidiane da Gaza e dalla Cisgiordania parlano di stragi e violenze, le cui vittime sono soprattutto civili innocenti. A monte dei vari appelli lanciati in questi giorni da papa Leone, dalle Chiese di Terra Santa, da Caritas Internationalis e da Caritas Italiana, non si ferma l’azione umanitaria in tutta la regione (malgrado la necessità, per Caritas Gerusalemme, di evacuare, per ordine delle autorità, il punto medico e il magazzino di medicinali situato nell’area di Al-Bourka a Deir al-Balah, a Gaza).
Un nuovo programma di interventi è stato definito da Caritas Italiana, con tre importanti obiettivi:
- fornire un aiuto umanitario immediato ai più vulnerabili, a Gaza e in Cisgiordania;
- avviare un percorso di riabilitazione socioeconomica per i tanti che hanno perso il lavoro in Cisgiordania;
- continuare il fragile percorso di costruzione di un dialogo tra israeliani e palestinesi, per una pace duratura.
Questo programma di interventi, per un valore totale di oltre 260.000 euro, avrà un’attenzione particolare, ma non esclusiva, per la comunità cristiana della Terra Santa, che proprio nei giorni scorsi ha subito gravi attacchi. Queste piccole comunità continuano ad annunciare, pur nella distruzione, la “buona notizia” e sono chiamate a “cucire trame di pace”.
Il programma si struttura in tre progetti specifici:
- Empowerment socio-economico per famiglie e individui vulnerabili in Cisgiordania
Si tratta di tirocini di re-inserimento lavorativo per 30 disoccupati, per sei mesi. Assistenza con generi di prima necessità per almeno 140 famiglie, sostegno psico-sociale per bambini e genitori (help line e centro di ascolto), assistenza medica (copertura spese per prestazioni) e sociale per almeno 80 anziani.
- Sostegno ai bisogni urgenti della comunità parrocchiale di Gaza
Distribuzione di generi per l’igiene personale a Gaza, presso la parrocchia della Sacra Famiglia, per circa 500 persone.
- Leggi l’intervista al parroco di Gaza (SIR)
- Leggi l’intervista al parroco di Gaza (Vatican News)
- Impegno per il dialogo con i giovani nelle università
Prosecuzione del progetto di educazione alla pace e al dialogo israelo-palestinese, iniziato circa 30 anni fa dall’ong israeliana Friendship Village e portato avanti ora da School for Peace di Neve Shalom Wahat al-Salam. Si organizzeranno corsi semestrali, a partire da agosto 2025 fino a giugno 2026, in otto college e università israeliane, con formazione teorica e momenti esperienziali che favoriscano una conoscenza approfondita della storia e della cultura dei due popoli, i nodi politici e i punti per un possibile di dialogo.
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