PAPA FRANCESCO: “RICOSTRUIRE L’EUROPA, MALATA DI STANCHEZZA”

Papa Francesco ha aperto la plenaria del Ccee con un invito a “ricostruire” l’Europa, “malata di stanchezza”, tornando alla “visione lungimirante dei padri fondatori”. Invece di “concentrarsi sulle varie posizioni nella Chiesa, su dibattiti, agende e strategie”, la Chiesa deve uscire dai recinti e prendere sul serio la sua chiamata all’unità e alla comunione, “senza badare alla rilevanza e alla politica”. “Nessun programma sociale, solo il Vangelo”.

Da AgenSir 23 Settembre 2021 M.Michela Nicolais

“Aiutiamo l’Europa di oggi, malata di stanchezza, a ritrovare il volto sempre giovane di Gesù e della sua sposa”. Papa Francesco ha concluso con questo invito l’omelia della messa celebrata nella basilica di San Pietro con i partecipanti all’assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee), in occasione del 50° della sua istituzione. Fuggire dalla “tentazione di starcene comodi nelle nostre strutture, nelle nostre case e nelle nostre chiese, nelle sicurezze date dalle tradizioni, nell’appagamento di un certo consenso, mentre tutt’intorno i templi si svuotano e Gesù viene sempre più dimenticato”, l’invito iniziale. Forte e chiaro il monito all’Europa:

“lasciare le convenienze dell’immediato per tornare alla visione lungimirante dei padri fondatori”, che “non cercavano i consensi del momento, ma sognavano il futuro di tutti”. ”Ciò vale pure per la Chiesa”, la tesi del Papa: “Per renderla bella e ospitale, occorre guardare insieme all’avvenire, non restaurare il passato”.  continua a leggere su AgenSir