FONDI PER TABLET DELL’OSPEDALE DI SCHIAVONIA

Una catena d’amore  che ha potuto far contente altre persone.

Durante il lockdown ho tenuto per molti giorni le mie nipotine che non potevano andare a scuola. Pensando a chi mi poteva dare una mano per alleggerirmi nei lavori di pulizia della casa, ho pensato di contattare la mia vicina che fa questo lavoro e che dall’inizio del lockdown era rimasta a casa.

Ha accettato volentieri e al momento del pagamento, mi ha detto che per questa volta non voleva nulla. Mi ha spiegato che tempo fa non sapeva come sbrigare alcune pratiche amministrative molto importanti e io l’avevo accompagnata da un esperto di mia conoscenza.

Il consulente in quel frangente, in nome dell’amicizia che ci legava, le ha concluso la pratica gratuitamente e lei non si era dimenticata della mia disponibilità.

In quei giorni stavamo raccogliendo dei fondi per acquistare dei tablet per l’ospedale di Schiavonia.  Così le ho detto che avrei destinato la somma che le spettava per aiutare chi era in necessità.  La vicina è rimasta contenta della proposta che si è concretizzata in  una bella catena d’amore  che ha potuto far contente altre persone.