Terremoto in Medio Oriente – news dalla Siria

Sono quasi 41mila le vittime provocate dal sisma di magnitudo 7.8 che ha colpito Turchia e Siria la notte del 6 febbraio. Si tratta di una stima approssimativa, ma il bilancio è già drammatico. In questa prima fase dell’emergenza c’è bisogno soprattutto di distribuire beni di prima necessità. Il Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari ha avviato una raccolta fondi straordinaria attraverso l’AMU e AFN.

Fonte: AMU

Aggiornamento 19 febbraio – Aleppo

La squadre di RestarT ad Aleppo e a Homs hanno ripreso i lavori dopo che sono stati fatti gli accertamenti per la sicurezza degli uffici dove lavorano.

Domingos Dirceu Franco, direttore esecutivo del programma RestarT: “Con la squadra di Aleppo faremo visite ad ognuno dei beneficiari dei progetti per ascoltarli e condividere insieme quanto tutti noi qui abbiamo vissuto. Anche RestarT ha bisogno di un “restart” adesso e cominceremo dall’ascolto e dai racconti reciproci”.

 

Aggiornamento 17 febbraio – Aleppo

terremoto siria

Dopo la prima scossa del 6 febbraio si erano susseguite moltissime altre scosse nei giorni successivi, ma abbastanza leggere. In molti erano rientrati al lavoro.

Le persone avevano iniziato a lasciare i centri di accoglienza e a tornare a casa. Ma la sera del 16 febbraio, verso le 11.00 ora locale, c’è stata una scossa più forte con epicentro in Turchia e a circa 130 km da Aleppo.

Sì è sentita ad Aleppo, Latakia e anche Damasco. Molte persone a Latakia e Aleppo sono uscite per strada e non hanno dormito. Sono tornate l’insicurezza e la paura. I morti in Siria sono circa 9000.  continua a leggere

Il Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari ha avviato una raccolta fondi straordinaria attraverso l’AMU e AFN. I contributi versati verranno gestiti congiuntamente da AMU e AFN per far arrivare alle popolazioni colpite dal terremoto aiuti di prima necessità per l’alimentazione, le cure mediche, la casa, il riscaldamento e l’accoglienza in diverse città dei due Paesi: in Siria nelle provincie di Aleppo, Latakia, Hama e nella provincia turca di Iskenderun. Anche in collaborazione con le Chiese locali.

Per donazioni cliccare qui