TROVARE UNA CASA ADATTA ALLA FAMIGLIA CON L’AIUTO DELLE COMUNITA’

Nella comunità è sufficiente spargere la voce di alcune necessità concrete per risvegliare nel cuore di tanti la possibilità di offrire un aiuto generoso

Una giovane famiglia cingalese, che abbiamo seguito al Centro di Ascolto Caritas del nostro paese, si era trasferita in un altro paese poco distante.  Abbiamo segnalato il trasferimento alla Caritas locale per aiutarla ad inserirsi nella nuova realtà, anche usufruendo dell’Emporio alimentare.

Abitavano in un piccolo bilocale e da tempo cercavano un’abitazione più grande perché hanno una bimba di quasi due anni e un bimbo in arrivo a fine settembre.

A fine giugno, non trovando appartamenti in affitto più capienti, hanno ritenuto necessario e urgente acquistare, dove capitava, un appartamento più grande chiedendo e ottenendo un mutuo al 100%. Era necessario allora liberare l’appartamento dove risiedevano entro luglio per non dover pagare affitto e mutuo.

Non avendo parenti in Italia si sono trovati in difficoltà economiche e ci hanno chiesto di aiutarli a rendere funzionale l’immobile ed arredare la casa.

Al nostro Centro di Ascolto Caritas abbiamo messo in rete queste necessità e grazie ad una nostra volontaria si è riusciti a tinteggiare in economia l’appartamento, allacciare le utenze, ecc. ma nell’immediato come mobilio c’era disponibile poca cosa.

Abbiamo chiesto ad una nostra amica della Caritas del nuovo paese di residenza della famiglia cingalese se conoscesse qualcuno che potesse donare un fornello, primo elemento utile per poter allestire una minima cucina. Come conferma del “chiedete e vi sarà dato” del Vangelo, la nostra amica sapeva di un appartamento di una sua conoscente che doveva essere liberato dai mobili.

In questo appartamento, dove li abbiamo accompagnati, la giovane coppia ha scelto la cucina, la sala, due camere, la lavatrice e le tende.

Adesso si poneva un problema logistico: smontaggio, trasporto, rimontaggio e spese connesse.

Per lo smontaggio abbiamo coinvolto un nostro condomino, un amico della San Vincenzo, un operatore del Centro di Ascolto e un nostro familiare. Lavoro eseguito in una mattina.

Per il trasporto, in un paesino della bassa veronese, sono stati impegnati quattro amici del papà cingalese e utilizzato un capiente camion a spese del nostro Centro di Ascolto grazie ad una elargizione.

Da mercoledì – giorno dello smontaggio- arriviamo al sabato pomeriggio con la sistemazione di gran parte della cucina.

Il mercoledì successivo, grazie al gruppo precedente, il montaggio di tutto il resto della casa era terminato.

La meraviglia inaspettata è stata la disponibilità di tutte le persone coinvolte: nessuna ha mai manifestato un disappunto, un brontolio. Si è lavorato in armonia malgrado il caldo e in un clima di vivo e sereno volontariato.

Così in una settimana di metà luglio siamo riusciti a rendere l’appartamento abitabile permettendo a fine mese il trasferimento della giovane famiglia cingalese.

Tutta questa esperienza è stata vissuta come coppia, confrontandoci sempre, per ogni dettaglio, come agire per il meglio.