Assuefazione

Il rischio è quello di farci l’abitudine. Ci riferiamo alla guerra in Ucraina, in particolare. Dal 24 febbraio a oggi l’attenzione è andata via via scemando. Sia la nostra, sia quella internazionale. Entrambe sono diminuite moltissimo. Le difficoltà economiche create dal conflitto in atto rimangono, in specie per quel che riguarda l’approvvigionamento di materie prime, ma il tema non è più prioritario per l’opinione pubblica. Scriviamo queste frasi con un certo timore.

Il rischio è quello di farci l’abitudine. Ci riferiamo alla guerra in Ucraina, in particolare. Dal 24 febbraio a oggi l’attenzione è andata via via scemando. Sia la nostra, sia quella internazionale. Entrambe sono diminuite moltissimo. Le difficoltà economiche create dal conflitto in atto rimangono, in specie per quel che riguarda l’approvvigionamento di materie prime, ma il tema non è più prioritario per l’opinione pubblica. Scriviamo queste frasi con un certo timore.

Spiace metterlo nero su bianco e spiace anche doverlo ammettere. Gli ucraini non sono più in fuga dal loro Paese. Anzi, diversi tra quelli che avevano preso la via dell’Italia stanno tornando indietro. Anche l’accoglienza non è più così calorosa e la materia non occupa più le prime pagine dei giornali e dei tg. All’idea di una guerra in piena Europa ci stiamo abituando e non ci impressionano più le notizie delle bombe sul Donbass e sulle città prese di mira dalle truppe schierate da Putin.

Si è ridotta, e non di poco, anche la catena della solidarietà.  leggi tutto su AgenSir