Il Dialogo per noi

Incontro giovani cristiani e musulmani del Triveneto Padova, Sabato 3 Dicembre 2016  ore 15:30 / 17:00
Oltre un centinaio i giovani  (musulmani e cristiani ) che sabato 3 dicembre 2016 hanno dato vita ad un pomeriggio davvero speciale.  Provenivano dalle  città del Triveneto (Bolzano, Verona, Vicenza, Padova, Treviso. Udine, Trieste, Pordenone…..) alcuni, più festosi, spiccavano nei coloratissimi  costumi  del proprio Paese di origine. Ad accompagnarli oltre una trentina di adulti.
Obiettivo dell’appuntamento: conoscersi reciprocamente, dialogare, promuovere progetti comuni  e, sopratutto, interrogarsi e capire il significato e le peculiarità del dialogo tra persone di culture e religioni diverse. Titolo dell’incontro  “ Il dialogo per noi” . Una tappa di arrivo  e anche una tappa di partenza.  Dopo le festose presentazioni dei partecipanti, ad opera di due giovani ( Mariam, musulmana ed Elia, Gen), il programma è iniziato con una “tavola rotonda” composta da Rita Moussallem,e Roberto Catalano corresponsabili del Centro internazionale per il Dialogo Interreligioso del Movimento dei Focolari , Madiha Chiheb responsabile della formazione dei giovani musulmani di VR e Jaouad Amrani mediatore culturale presso la Questura di Milano; a moderare Giuseppe Milan, professore di pedagogia interculturale presso l’università di PD. Un momento intenso e partecipato in cui, attraverso la testimonianza concreta e profonda dei relatori, è stato offerto ai giovani una stimolante base  su cui costruire poi, nei successivi incontri di gruppo, un efficace, concreto ed interessante approfondimento del dialogo: i valori in esso contenuti, le criticità, gli interrogativi, le domande…..
Almeno 6 i gruppi composti. Tutti concentrati, attenti, impegnati…..In ciascuno è emerso, a seguito di una ricca e plurale riflessione, un contributo significativo di idee e di interrogativi in merito alle grandi sfide del dialogo oggi che,  riportate poi dai rispettivi coordinatori del gruppo in plenaria, ha evidenziato la capacità dei giovani di interagire reciprocamente e anche la spontaneità propositiva di chi non possedendo  bagagli pregiudiziali può esprimersi con libertà e coraggio.