Immagine simbolica che presenta una comunità unita in cui sono presenti persone don disabilità

DISABILITÀ

Esperienze di condivisione all’interno dell’associazione

Da cinque anni stiamo vivendo una bellissima esperienza di condivisione con altre famiglie di ragazzi con disabilità all’interno della nostra Associazione, nata dal desiderio di poter donare ciò che abbiamo di più prezioso: la vita della nostra famiglia. Ventire anni fa Dio ha amato in maniera speciale la nostra famiglia donandoci M., ed altri due figli (A. e D.) che ci hanno sempre aiutati e sostenuti nel cammino a volte anche duro e faticoso dell’integrazione sociale.

In questi cinque anni di vita l’associazione si è molto allargata: attualmente siamo 160 soci, compresi i 20 ragazzi con disabilità che partecipano alle attività ed ai laboratori che vengono organizzati settimanalmente: pittura, musica, autonomia ma anche gite, iniziative ludiche e culturali.

Circa un anno fa, A. e D. con alcuni loro amici ci hanno espresso il desiderio di fare qualcosa di più per i ragazzi dell’Associazione. Li abbiamo ascoltati in questa loro nuova esigenza di “donarsi agli altri”. Con nostro grande stupore ci hanno presentato un progetto molto ambizioso: creare una struttura che potesse accogliere e dar lavoro ai nostri ragazzi speciali. La proposta ci ha colti di sorpresa e, a dire il vero, ci ha messo dentro qualche preoccupazione. Abbiamo cercato di capire come poter fare ad aiutarli a realizzare questo loro grande sogno, prospettando a tutti un lavoro lungo e faticoso che avrebbe richiesto anni di grandi sacrifici. Ma il loro grande entusiasmo e la determinazione a riuscire ci hanno coinvolti così tanto che, assieme, abbiamo cominciato a cercare un terreno ed una casa adatti a realizzare il sogno.

Molti amici ci hanno aiutati e sostenuti. Assieme abbiamo visto molte strutture ma tutte poco adatte al progetto. Anche l’aspetto economico ci frenava molto perché i soldi da investire erano veramente tanti e noi non avevamo niente. In questo lungo percorso di ricerca durato quasi un anno e mezzo ci siamo sentiti portati in braccio dall’Amore di Dio che se “conta i capelli del nostro capo” avrebbe sicuramente trovato la soluzione ai nostri problemi. E così è stato: lo scorso autunno siamo venuti in contatto con un amico di Bolzano che, avendo saputo del nostro progetto, ci ha proposto di prendere in affitto la sua casa in provincia di Treviso. Era proprio adatta alle nostre esigenze: tutta da sistemare, ma con un bel pezzo di terra attorno da poter coltivare.

A gennaio scorso sono partiti i lavori, economicamente molto impegnativi. La Provvidenza non è mai mancata: è arrivato sempre puntualmente ciò di cui avevamo bisogno: piastrelle per bagni e cucine, piastrellista che gratuitamente ha fatto tutto il lavoro, mobili di ogni tipo, aiuti in denaro e tante “braccia” pronte a fare qualsiasi lavoro.

A tal proposito ricordo in particolare una domenica: stavamo lavorando dalla mattina presto e niente andava per il verso giusto: non riuscivamo a dare priorità ai lavori che lo richiedevano, ed ognuno andava per la sua strada. Lo sconforto era lo stato d’animo comune ai pochi con i quali condividevamo quel giorno di lavoro. Ricordo di essermi fermata per mettere a fuoco il perché ero lì e che cosa volevo fare. Ho cercato la risposta e con fatica l’ho trovata. Ho sentito dentro di me come se Gesù mi suggerisse che dovevo solo amare chi era vicino a me; sicura che Lui ci avrebbe pensato, mi sono buttata prima di tutto a non giudicare il lavoro degli altri e a mettermi a loro disposizione. Improvvisamente, nel cortile di casa abbiamo visto arrivare tre auto che non conoscevamo. Ssono scesi dieci rugbisti amici dei nostri figli che ci hanno detto di essere venuti ad aiutarci: in un batter d’occhio il lavoro più pesante è strato fatto. Ancora una volta avevamo toccato con mano l’Amore personale di Dio per ognuno di noi.

In alcuni mesi siamo riusciti a sistemare la casa e ad avviare un grande orto; quest’estate abbiamo potuto organizzare le prime attività con i nostri ragazzi speciali: lavoro in orto e con gli animali, attività ludiche, laboratorio di ceramica ecc. Nel mese di agosto abbiamo ospitato per alcune settimane sette ragazzi con disabilità accompagnati e sostenuti nelle loro necessità da altrettanti volontari. E’ stata un’esperienza bella ed importante per tutti perché abbiamo potuto vedere, seppure ancora in bozza, quello che vorremmo diventasse un domani la realtà di questa casa.

Il 30 settembre scorso c’è stata l’inaugurazione: una grande festa in famiglia. Erano presenti circa 300 persone, soci dell’associazione ma anche tanti, tanti amici che in qualche modo hanno contribuito a realizzare con noi questo sogno speciale. I nostri ragazzi “speciali” con i volontari sono stati i protagonisti della festa, Sindaco ed Assessori ci hanno incoraggiati ad andare avanti e a metterci al servizio della comunità. Il Sindaco ha detto “a Gesù sono bastati cinque pani e due pesci per sfamare tanta gente, anche voi partite da poco ma potrete fare cose grandi”.

A. e C. G.