Sebbene i dati evidenzino un calo progressivo delle adozioni internazionali, le famiglie danno prova anche in questo periodo difficile di determinazione, amore e coraggio. Un’indagine realizzata da Azione Famiglie Nuove dà voce a difficoltà, attese, emozioni vissute dalle coppie che hanno concluso l’adozione con l’ente nel 2021, accogliendo i loro bambini provenienti da Colombia, Filippine e Vietnam.

Da Città Nuova on-line

La Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI), autorità centrale italiana prevista dalla Convenzione de L’Aja, pubblica ogni anno il Report con i dati relativi alle adozioni internazionali concluse l’anno precedente. Da diverso tempo i numeri evidenziano un trend fortemente in discesa che la pandemia ha ulteriormente aggravato, scoraggiando le famiglie, rallentando le procedure, limitando gli spostamenti. Nel 2021, evidenzia il documento, il calo è del 42% rispetto al 2019, anche se registra una leggera ripresa rispetto al 2020, con 37 adozioni in più per un totale di 563 adozioni concluse nell’anno.

Ma c’è qualcosa che i numeri non dicono, come emerge da un’indagine realizzata da Azione Famiglie Nuove che si è posta come obiettivo quello di dare voce alle attese, alle difficoltà e ai vissuti emotivi delle coppie che hanno concluso l’adozione nel 2021.

L’indagine poneva alcune domande aperte alle famiglie che hanno condiviso con semplicità e gratitudine l’esperienza più speciale della vita con l’ente che le ha accompagnate in questo percorso. Sono 11 quelle che, nonostante la pandemia, hanno potuto abbracciare i loro 11 bambini arrivati in Italia da tre Paesi: 2 in Colombia, 4 nelle Filippine, 5 in Vietnam, come si informa sul sito dell’associazione www.afnonlus.orgcontinua a leggere