FAMIGLIE NUOVE – VITA NEL TERRITORIO 6

Continua la carrellata sulla vita del Movimento Famiglie Nuove nel nostro territorio. Oggi rivolgiamo lo sguardo a Treviso

Da Treviso Gianni e Cesia ci scrivono:

“abitiamo in un piccolo paese, in provincia di Treviso; abbiamo 5 figli, 6 nipoti e qualche giorno alla settimana facciamo i nonni.

All’inizio di gennaio di quest’anno, un sacerdote che segue i fidanzati, ci ha chiesto la disponibilità a fare da animatori nell’itinerario di preparazione al matrimonio cristiano.  Ci abbiamo messo un po’ per dargli la nostra risposta perché eravamo molto combattuti per gli impegni che già avevamo. Quando gli abbiamo telefonato per dire il nostro sì, ci ha risposto che era una provvidenza perché non sapeva come procedere.

C’è da fare una premessa: se non avessimo avuto l’ esperienza con il gruppo delle famiglie, forse non avremmo accettato. Questa ci è sembrata un’ opportunità per vivere il cammino sinodale che la Chiesa ci sta proponendo.

Assieme a noi c’era un’altra famiglia del Movimento, e con loro abbiamo cercato fare ogni cosa assieme.

Il programma degli incontri, della  durata di 10 domeniche consecutive, di pomeriggio, , è terminato il 3 aprile scorso. Tutto era già stato predisposto e non sempre è stato facile suggerire delle modifiche.

Nel confronto con questo sacerdote abbiamo avuto l’opportunità di conoscerlo più a fondo. Talvolta si è trattato di ascoltarlo fino in fondo, cercando di mettersi al suo posto, ma sempre nel rispetto reciproco.

Abbiamo proposto di vedere ogni domenica un video di papa Francesco sull’Amoris Laetitia. Vedere il papa sorridente infondeva speranza e fiducia nella famiglia, accompagnate da belle e costruttive esperienze di famiglie da tutto il mondo.

Non avevamo una preparazione specifica, ci siamo sentiti anche inadeguati, ma abbiamo cercato di accogliere queste giovani coppie come facciamo con le nostre famiglie, con amore e semplicità, come fossero i nostri figli.

La prima volta che abbiamo fatto “gruppo”, le abbiamo ringraziate perché ci davano la possibilità di metterci in gioco e dare del nostro tempo in questo servizio.

L’ultima domenica si è conclusa con la s. Messa. Ci è sembrato un punto d’arrivo ascoltare le preghiere dei fedeli composte da ogni coppia, molto significative.

Poi la pizza insieme, e anche qui osservare “sti ragazzi” raccontarsi le loro cose.

Possiamo dire che è cresciuto il rapporto con l’altra famiglia del Movimento. Abbiamo condiviso con loro tutto: ci siamo confrontati e aiutati e quando non potevamo contare sulle nostre forze, ci siamo fidati dello Spirito Santo.