DIAMOCI UNA MANO

Nel riupulire assieme i banchi accastati mesi prima, si riscopre che nulla c’è più libero di ciò che l’amore unisce

Dopo alcuni mesi dall’inizio della pandemia, le autorità hanno autorizzato l’aumento del numero di persone alla partecipazione della S.Messa all’interno del Duomo di Cologna Veneta.

In seguito all’appello rivolto a tutta la comunità parrocchiale, una ventina di noi si è ritrovata in Duomo con guanti, scope, stracci, secchi, aspirapolvere e naturalmente…mascherine. I banchi che erano rimasti a lungo accatastati, ma anche i  pavimenti, gli altari, richiedevano un’accurata pulizia, per offrire alle persone un ambiente sanificato e armonioso.

Con il volto “mascherato” non sempre riesco a riconoscere la persona con cui sto lavorando ma ciò non impedisce ai nostri occhi di incontrarsi e comunicare la gioia di essere lì a fare qualcosa di bello ed utile per la comunità.

Credo che la pandemia in questo senso ci offra una mano. Da più parti si sente dire : “ abbiamo imparato una lezione, siamo tutti sulla stessa barca, non possiamo più tornare come prima !”.  Avvertiamo il rischio di sprecare questa opportunità per la fretta di ritornare ai nostri impegni consueti ma nello steso tempo urge dentro di noi la spinta a scegliere un nuovo stile di vita partendo dalle piccole cose e guardando ai bisogni di molti.

“ Facendo le pulizie qui, ho pensato a quegli angoletti di casa dove non riesco mai ad arrivare”, ha esordito simpaticamente una di noi.

Lavorando insieme ognuno pulisce con attenzione il suo piccolo pezzo, attento però alle esigenze degli altri, pronto ad interrompere il lavoro se qualcuno chiede altro, in una gara che va fin nei minimi dettagli, dove ogni azione è in armonia con le altre. Questo mi ha fatto tornare alla mente un pensiero che amo particolarmente : “ Niente di più organizzato di ciò che l’amore ordina e nulla di più libero di ciò che l’amore unisce”.

I. D.Z.