DIVENTARE ALTRI CRISTO: LA NOVITA’ DEL TERZO MILLENNIO

Quando incontriamo un prossimo possiamo servirlo anche rinunciando alla nostra volontà del momento. Ma questo porta anche alla resurrezione di noi stessi

Questa mattina come al solito sono andato alla Santa Messa. Il celebrante è un sacerdote anziano che, come dice lui, celebra ogni messa come fosse l’ultima della sua vita e perciò non ha fretta, va piano anche nel pronunciare le parole. Questo aiuta chi lo ascolta.

Questa mattina mi ha colpito  quando alla consacrazione ha pronunciato quelle parole:” fate questo in memoria di me”. È come se Gesù dicesse: ”quello che faccio io, fatelo voi nella vostra vita”. Ho visto che ogni volta che incontro un prossimo posso servirlo e nello stesso tempo sacrificare la mia volontà, la mia vita per lui in questo sevizio: questo può costare sangue, alle volte.

Chiara Lubich ha insegnato che  questo atto di sacrificio che noi facciamo altro non è che unirci a Gesù Abbandonato, un rivivere in noi la sua passione. Ma questo ha come conseguenza il partecipare della sua risurrezione con il dono dello Spirito Santo. Un dono ricchissimo di altri doni. Lo Spirito Santo, come lei dice, visita la mente, è dolce consolatore, suscita in noi la parola, è fiamma ardente nel cuore, sana la ferite, dona la pace: in pratica costruisce in noi la vita interiore. È solo così che noi cristiani siamo formati. E tutto parte dalla vita eucaristica.  Il nostro diventare altri Cristo è tutta opera sua. Per questo il Papa ci esorta continuamente a farlo partecipe della nostra vita. Forse è tutta qui la vita dei cristiani, la novità del 3° millennio.