IMPEGNAMOCI PER LA NOSTRA CASA COMUNE – MOVIMENTO LAUDATO SI

Due settimane fa ci siamo incontrati a Verona per vedere il film “The Letter” ispirato all’enciclica Laudato Si. Riportiamo l’intervista a Roberto Spazzini, volontario del Movimento Laudato Si

Forse non tutti conoscono il Movimento Laudato Si: sapresti dirci in due parole di cosa si tratta, come è nato?

Il Movimento Laudato Sì nasce nel 2015, in occasione della concomitanza di due importanti avvenimenti, la pubblicazione dell’Enciclica Laudato Sì da parte di Papa Francesco e l’accordo sul clima di Parigi, sottoscritto da oltre 200 paesi (Cop 21). Il Movimento, quando è nato, si chiamava Movimento Cattolico Globale per il Clima, ma circa 3 anni fa ha cambiato in Movimento Laudato Sì, dopo un percorso sinodale di discernimento, che ha portato i membri del movimento a trovare un nuovo nome, in cui ci fosse anche l’essenza della “Mission”, cioè lo scopo del Movimento stesso. Far conoscere la “Laudato Sì” è proprio lo scopo del Movimento, in altre parole “ispirare e mobilitare la comunità cattolica a prendersi cura della nostra casa comune e realizzare la giustizia climatica ed ecologica”, come dice la Mission del Movimento.

Cosa ti ha attratto della proposta del Movimento Laudato Si?

È nato un po’ per caso, ma devo dire che mi stavo preparando a questo “incontro”. Qualche anno fa una mia amica, che ha un’azienda agricola “Biodiversity”, mi ha invitato ad un pomeriggio in cui meditare alcuni passi della Laudato Sì. Eravamo una decina di persone, è stato un incontro semplice ma profondo. Lei era un’animatrice del Movimento Laudato Sì.

I temi ambientali hanno sempre coinvolto me e la mia famiglia, ma nel 2022, gli 8 mesi di siccità mi hanno mostrato in un modo più drammatico quanto i cambiamenti climatici siano già in atto. Abitando a Montorio, terra ricca di risorgive e di acqua, ho potuto vedere con i miei occhi che il laghetto Squarà, quello vicino alla vecchia Chiesa, a maggio si era completamente asciugato, mostrando per 3 mesi il terreno completamente secco e screpolato!

Poi, a Settembre 2022, mi viene dato il volantino del mese del tempo del Creato, e così decido di partecipare ad alcune attività, assieme alla mia amica Laura, a Marisa Michelon e ad Anna Lisa Gasparini, tra cui la Messa inaugurale del Vescovo. (Vedi nostro articolo del 16 settembre) Cito queste persone perché vivendo queste “occasioni” assieme, ho avute la spinta di saperne di più, fino ad iscrivermi al corso on-line per Animatori. E così a metà dicembre 2022 ho completato il corso e contemporaneamente mi son letto l’Enciclica, che avevo a casa, ma che non avevo ancora letto completamente.

La cosa che più mi affascina dell’Enciclica è il suo modo globale di affrontare la crisi ambientale, perché questa crisi tocca tutti gli aspetti della nostra vita, ambientale, economica e sociale, è un’ecologia integrale.

Sappiamo che sei un volontario di questo movimento: cosa significa essere volontario e cosa comporta?

Ho appena iniziato, perciò sono alle prime armi. Nel corso Animatori però, mi ha colpito il motto “annunciare e denunciare”, è un modo attivo di coinvolgere le persone a rispondere al grido della terra e degli uomini, ma anche di non girarsi dall’altra parte quando si vedono ingiustizie e degrado. Un modo concreto che abbiamo di “annunciare” è far vedere il docufilm “The Letter”, uscito lo scorso 4 ottobre, che parla dell’Enciclica Laudato Sì e di come assieme, credenti e non, possiamo lavorare per il clima.

Personalmente, come applichi nella vita di tutti i giorni quanto il movimento propone?

A casa i miei familiari sono diventati vegetariani, io non lo sono, ma sto comunque cercando di ridurre il consumo di carne. Prediligiamo cibi biologici e/o prodotti vicino a noi, acquistati da piccoli produttori. Naturalmente alcune cose le posso fare perché adesso sono in pensione, come ad esempio usare il trasporto pubblico, bus e treno, quando mi muovo.

Nel periodo della siccità, ho iniziato a raccogliere l’acqua che usiamo per lavare le verdure ed abbiamo messo un sensore sotto il rubinetto, per aprirlo, avvicinando le mani, solo quando serve l’acqua.

Nelle scelte giornaliere poi, cerco di decidere non solo in base al più economicamente conveniente, ma anche a quello che impatta meno sull’ambiente. Ad esempio ho riparato la vecchia caldaia, anche se la riparazione era onerosa, ma così non ho creato rifiuti! Oppure, andando in auto, una volta sceglievo sempre la strada più veloce, ora valuto anche la più corta.

Cose semplici, ma che spero siano contagiose!

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