Immagine di medici in un ospedale africano

ALEXANDRE

 

Una richiesta di aiuto; solidarietà che si mette in moto; alla fine viene salvato un giovane dalla paralisi totale.

Un giorno di settembre 2021 ricevo una telefonata da Nairobi. “Non ci conosciamo – mi dice Aline dall’altro capo del telefono – ti chiamo perché ho saputo da amici del Movimento dei Focolari che ti occupi di disabilità”. Mi racconta di Alexandre, un amico ventisettenne del Burundi afflitto da anni da un grave problema di salute in continuo peggioramento. La comunità locale dei Focolari aveva pensato di mandarlo in Europa per farlo curare, ma non s’era trovata una soluzione, poi è arrivata la pandemia e tutto s’è bloccato.

Istintivamente penso “Che posso fare io, da Belluno, per un problema così complicato dall’altro capo del mondo?”. Ma mi do subito una mossa e chiedo ad Aline se può mandarmi qualche documento medico.

Con in mano l’unico scarno referto che riescono a recuperare, mi consulto con due medici specialisti che avevo conosciuto nei miei tanti anni di lavoro alla Fondazione Don Gnocchi di Milano. Mi dicono che potrebbe trattarsi di un’importante patologia vertebrale, che se non sollecitamente curata, porterà gradualmente a una paralisi totale. Mi ricordano poi che in Ruanda – stato confinante con il Burundi – la Fondazione Don Gnocchi aveva avviato anni fa un centro di riabilitazione, la Clinica Chirurgica Ortopedica “St. Marie di Rilima”. La contatto: il direttore si rende disponibile ad esaminare il caso. Su suo suggerimento la bravissima Aline mobilita la rete del movimento dei Focolari in Burundi e in Ruanda per portare Alexandre a Kigali (la capitale del Ruanda) per gli esami necessari presso l’unico Centro attrezzato, il King Feisal Hospital. Con una diagnosi precisa in mano, finalmente la clinica di Rilima e il King Feisal possono progettare il delicato e rischioso intervento neurochirurgico e la successiva riabilitazione. È richiesto però il pagamento anticipato (quasi 8000 €), cifra al di sopra di ogni possibilità economica locale.

Ci consultiamo allora nella comunità bellunese dei Focolari per capire come raccogliere la somma, farla arrivare, verificare che non venga “dirottata” ed essere certi che Alexandre venga curato a dovere fino alla guarigione.

Capiamo che solo affidandoci alla capacità e all’esperienza di “Insieme Si Può” (una ONG bellunese con decenni di esperienza di interventi umanitari) possiamo farcela. Grazie a questa collaborazione Alexandre viene ricoverato al King Feisal il 17 novembre. La ONG anticipa con fondi propri la somma necessaria e immediatamente ci attiviamo per ripagare il debito, incontrando la generosa adesione di tanti. L’intervento riesce perfettamente. Segue il trasferimento a Rilima per la riabilitazione e infine il 18 dicembre la dimissione, che Alexandre ci annuncia con un messaggino: “Non dimenticherò mai il vostro aiuto! Dio vi benedica!”.

R.A.