LA MACCHINA IN PANNE

Finisco di lavorare dopo le 13. Sono di fretta perché devo ancora fare la spesa e poi di corsa a preparare il pranzo.

Esco dallo studio e sul piazzale c’è la signora che ho visitato poco prima. Sta cercando di mettere in moto l’auto ma questa non dà segni di vita. Mi chiede se ho i cavi per l’alimentazione della batteria ma purtroppo non posso aiutarla. È disorientata, non sa cosa fare e capisco che non posso lasciarla da sola in preda all’agitazione.  Penso alla frase del vangelo: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Appoggio le mie cose e comincio a spingere l’auto mentre lei al volante prova ad inserire la marcia. Ahimè, nessun risultato.

Dopo qualche tentativo, col fiatone, le dico che forse occorre chiamare il carro attrezzi. Mi guarda spaesata così le spiego che può chiamare il numero verde della sua assicurazione per il pronto intervento. Sto con lei tutto il tempo delle varie chiamate: centralino, invio chiamata, casca la linea, si ripete la chiamata, nuovo operatore e così via….

Penso ad un’altra frase del vangelo: “ se uno ti costringerà a fare un miglio con lui, tu fanne due”. Me ne vado quando le cose sono sistemate ed il carro attrezzi sta per arrivare. 

Sono felice, l’amore sana l’anima.

E.R.