ISOLATI, NON SOLI

In questo periodo abbiamo partecipato alle ansie, apprensioni e disagi di nostra figlia che si è laureata on-line dal salotto di casa.

Un giorno mentre sono al telefono con un caro amico, la sento piangere, disperarsi perché le era saltato il collegamento mentre faceva le prove di presentazione con il suo relatore.  Il pc non reggeva la presentazione del materiale contemporaneamente alla videochiamata. 

Confido all’ amico questo disagio reso ancor più problematico dalla situazione che tutti stiamo vivendo. Subito mi offre un pc migliore del nostro e ci accordiamo per un recapito sicuro, a prova di coronavirus!

Mia figlia non crede a tanta generosità, si sente subito sollevata e rassicurata.

Il giorno della laurea il collegamento è perfetto, espone la sua tesi meritando anche i complimenti della commissione.

Inviamo la notizia all’amico unitamente alle foto e un abbraccio virtuale. Ci risponde così:

Grazie di questa condivisione, mi sento come un ciclista che, arrivato all’ultimo chilometro fa la sua volata ma, a 50 metri dal traguardo, si scansa e lascia agli amici gli onori della vittoria. E nel silenzio, prova la stessa gioia che proverebbe se la vittoria fosse sua”.