SENTIRSI IMPOTENTI E POI TROVARE IL CORAGGIO DI PROMUOVERE INIZIATIVE

L’esperienza dei rapporti con i concittadini di un assessore alla cultura, alle politiche sociali e alla scuola 

Da più di 15 anni lavoro nel territorio della provincia veronese come fisioterapista. Quando mi è stato chiesto di fare parte di una lista per le elezioni amministrative del mio comune, ho avvertito una forte responsabilità e gratitudine nei confronti della capolista  (eletta poi sindaco) e dei suoi collaboratori.

Credo che operare per il bene comune sia davvero un’opportunità per esporsi con le proprie idee e per collaborare con i concittadini e le associazioni presenti nel territorio. È mio dovere sviluppare il dialogo, la collaborazione e l’entusiasmo per fare emergere le risorse sociali, le reti familiari e giovanili presenti nel territorio.

Adesso mi ritrovo come Assessore alla Cultura, alle Politiche Sociali e alla Scuola.

L’ impegno in politica mi spinge a guardare fuori di me. In questo periodo di pandemia mi ritrovo a fare da tramite con chi è in quarantena, oppure ascoltare la nonnina che si sente sola. Ancora, ragazzi che non sanno che strada intraprendere.

Proprio oggi mi chiama una mamma per dirmi le sue difficoltà, nel nostro paese piccolo, per la mancanza del tempo pieno a scuola e di un trasporto scolastico. Avverto tutta la mia impotenza, ma poi, davanti al suo “grazie per la chiacchierata” mi torna forte in mente la parola di vita che mi ha accompagnata nelle elezioni “Tutto concorre al bene per chi ama Dio”!!! Davanti a quel “grazie” trovo il coraggio di chiedere al nostro sindaco di fare un incontro con l’amministrazione comunale del paese limitrofo al nostro, per una collaborazione del trasporto scolastico che potrebbe essere una soluzione.